Cari amici, innanzitutto buon anno a tutti voi che continuate a credere, con ed insieme a noi, in una Morciano che ancora non c'è ma che, con il nostro impegno civico quotidiano, contribuiremo presto a realizzare. Avrei voluto scegliere un'altro argomento per il primo articolo del 2012 ma la contingenza e l'importanza del tema trattato hanno avuto il sopravvento sul resto. Il titolo e l'immagine a corredo scelti per introdurre il post potrebbero già risultare a voi sufficienti, con l'allegata Lettera/esposto inviata al Dipartimento di Salute Pubblica dell'AUSL di Rimini e la numerosa rassegna stampa di oggi, Mercoledì 04/01/2012, ma ritengo doveroso aggiungervi alcune brevi e personali considerazioni. La prima e che risulta assurdo come la questione riguardante la presenza, ora non più sospetta, di amianto all'interno dell'area ex Ghigi sia stata sollevata, pubblicamente, da un Comitato cittadino quando Sindaco, Consiglieri ed Uffici comunali chiamati per rappresentanza, responsabilità e norma a tutelare la salute e l'incolumità della cittadinanza amministrata restavano silenti. La seconda e che nonostante si sia già chiesto, sollecitato e si richieda tutt'ora, come la Lettera/esposto all'Ausl testimonia, di sapere e conoscere la reale presenza o meno di altro ed ulteriore materiale pericoloso per la salute umana all'interno degli elementi edilizi ed impiantistici che compongono il complesso ex Ghigi nessuna comunicazione istituzionale di ritorno sia a noi ancor oggi pervenuta, quando imminenti e prossime risultano, così come da cronoprogramma, le demolizioni. Infine e bene ricordare a coloro che hanno assunto la responsabilità di rappresentare la comunità morcianese che, una volta verificato e comunicato con sollecitudine e trasparenza il percorso di verifica preventiva e precauzionale sulla presenza all'interno dell'area di eventuale materiale pericoloso per la salute pubblica, data l'imponenza del complesso di edifici facenti parte del sito ex industriale Ghigi si proceda con chiarezza e trasparenza a progettare insieme e con la proprietà privata le previste demolizioni, rendendo partecipe la cittadinanza e tenendo conto dei seguenti aspetti: -la sicurezza: i manufatti oggetto delle demolizioni potrebbero essere compromessi da un punto di vista statico e quindi potenzialmente pericolosi; -la salvaguardia ambientale: ridurre gli effetti delle emissioni di rumore e polveri, sugli insediamenti abitativi limitrofi o confinanti, monitorandoli; -la tutela dei confini e delle adiacenze: ridurre al minimo gli effetti delle vibrazioni evitando danni agli insediamenti abitativi limitrofi o confinanti. Com'è evidente il soddisfacimento degli aspetti qualitativi sopra richiamati implica elevata professionalità e competenza a tutti i livelli, dalla fase di pianificazione/progetto fino all'intervento in opera delle demolizioni ed in questo l'Amministrazione e gli Uffici comunali preposti debbono adoperarsi con qualsiasi mezzo e/o strumento per tutelare la salute e l'incolumità della Comunità. Fabio Bartolini Comitato "Morciano in comune" f.bartolini@morcianoincomune.it |
Blog >